Questo corto mi ha spiazzato, mi ha letteralmente e praticamente commosso. Il finale è decisamente un pugno allo stomaco. Il fatto che si è qualificato in ben SETTE festival internazionali la dice tutta seppur il piccolo film non dispone di dialoghi ma da sequenze che si insinuano nell'animo dello spettatore e con sottofondo una musica azzeccatissima.
"Oltre la siepe" è una prova tangibile che la vita di oggi è anche quella virtuale. Lo spettatore riesce a "connettersi" con i due personaggi, prova empatia per entrambi o meglio ancora soprattutto per uno dei due.
Giulia e Manuel, due cuori in rete "impigliati" da una "rete" psicologica che nel finale Manuele decide di tagliare. Il disegno che brucia... altra abilità registica.
Lo scambio epistolare diviene testimonianza di un'emotività collettiva, sia essa fragilità dell'animo o certezza del cuore, diventa comunque simbolo di un miracolo sentimentale impossibile, anzi, impossibilitato da concretizzare. Ci si può innamorare sul web senza conoscere la reale la fisionomia celata dietro le parole?
Per la ragazza la dimensione protetta della Rete permette di tirare fuori fantasie e immaginazione, quel far cadere il proprio impedimento, e la chat è l'unica forma di "presidio" che le permette di esprimere le sue emozioni, del resto l'aforisma poetico finale non fa che avvalorare la mia tesi.
Ne emerge un dramma sentimentale, non tanto nell'oggetto della ricerca, parliamo sempre di amore, ma nel processo che compie per giungervi ma senza congiungersi, sganciando una variante attenta e sensibile.
Che altro dire? Viaggio tra le coscienze di personaggi contrapposti. Prima parte impreziosita da una regia che dà movimento e sfrutta bene l'interconnessione. Nel seguito ci si sposta verso l'introversione fino a raggiungere un finale che deborda nell'amarezza e nella sconfitta. Bravi gli attori, realistici e in parte, compresa la sceneggiatura in forma chat. Ottimo lavoro!
Che altro dire? Viaggio tra le coscienze di personaggi contrapposti. Prima parte impreziosita da una regia che dà movimento e sfrutta bene l'interconnessione. Nel seguito ci si sposta verso l'introversione fino a raggiungere un finale che deborda nell'amarezza e nella sconfitta. Bravi gli attori, realistici e in parte, compresa la sceneggiatura in forma chat. Ottimo lavoro!
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